La passione per i videogiochi scoppia al tempo dei capelli d'argento. Ecco che cosa fanno
"Se non la smetti ti sequestro la console". Chi lo dice? Indovina, indovinello...La soluzione è attribuire la frase della mamma stanca di vedere il figlio adolescente chiuso in camera, a consumare i pomeriggi sulla playstation. Ma ormai è corretta solo in parte. Nel senso che ai nostri tempi potrebbe dire la stessa cosa una moglie al marito ultrasessantenne. Non è raro infatti ormai che la passione per i videogiochi scoppi al tempo delle chiome d'argento. Mica per caso gli esponenti del mercato chiamano questi giocatori silver players.
Gli ultimi dati dicono che in America il 23% degli over 65 si diverte con i videogiochi. E da noi anche in assenza di cifre aggiornate si capisce che la tendenza è la medesima. Ma a una c
erta età il giocatore tipo è diverso dal prototipo che abbiamo in mente: non è più questione di afferrare il joystick e sparare a tutto quello che passa, muovendo le dita alla velocità della luce. E nemmeno di giochi di ruolo che pretendono per valicare livelli e livelli, fatiche che durano giorni.
erta età il giocatore tipo è diverso dal prototipo che abbiamo in mente: non è più questione di afferrare il joystick e sparare a tutto quello che passa, muovendo le dita alla velocità della luce. E nemmeno di giochi di ruolo che pretendono per valicare livelli e livelli, fatiche che durano giorni.I giocatori d'argento amano ciò che somiglia alle cose che conoscono: i solitari di carte, oppure il sudoku cose che somigliano ai giochi di carta familiari da sempre: rompicapi che pretendono più che mani da pianisti cervelli veloci.
L'hanno notato con profitto i colossi del mercato, più di tutti il giapponese Nintendo che nella fascia argentea ha individuato una nuova, vergine e redditizia clientela; a patto ovviamente di immaginare prodotti ad hoc. Lo sono in particolare i brain triner , giochi per console nati per tenere allenata la mente. Gli anziani che hanno provato ad amministrare una nazione virtuale, dai conti pubblici alla strategia militare, dopo ricordavano meglio liste di parole in ordine e mostravano un incremento nell'abilità di calcolo.

